sabato 31 dicembre 2011

XVI


Sono veramente silenziosa ultimamente.
Leggo tanto qui,nella blogosfera,ascolto molto quando sono in giro.
Un caffè bollente accompagna questi pensieri,che svaniscono come il vapore che si alza da quella tazza.
...ammazzo il tempo bevendo caffè nero bollente...




Perchè odiare questo povero Capodanno?
E' che si odiano le serate insulse, dove è obbligatorio divertirsi ma nell'aria aleggia la tristezza...
E' solo una serata.
Vi lascio una storia zen che mi piace tanto.
Penso spesso che se riuscissi a realizzare anche solo uno di questi consigli per ogni giorno della mia vita, in modo permanente,mi piacerei di più.
Ecco... non vedrei seduta al computer una ragazza con gli occhiali, curva, in tuta, anche un po' patetica...forse vedrei una donna in gamba.

"Il mio cuore brucia come il fuoco"

Soyen Shaku, il primo insegnante di Zen ad andare in America, disse:

 «Il mio cuore brucia come il fuoco ma i miei occhi sono freddi come ceneri morte».

Egli stabilì le seguenti norme, che mise in pratica ogni giorno della sua vita:

La mattina, prima di vestirti, brucia dell'incenso e medita.
Coricati sempre alla stessa ora. Nutriti a intervalli regolari. Mangia con moderazione e mai a sazietà.
Ricevi un ospite con lo stesso atteggiamento che hai quando sei solo. Da solo, conserva lo stesso atteggiamento che hai nel ricevere ospiti.
Bada a quello che dici, e qualunque cosa tu dica, mettila in pratica.
Quando si presenta un'occasione non lasciartela scappare, ma prima di agire pensaci due volte.
Non rimpiangere il passato. Guarda al futuro.
Abbi l'atteggiamento intrepido di un eroe e il cuore tenero di un bambino.
Non appena vai a letto, dormi come se quello fosse il tuo ultimo sonno. Non appena ti svegli, lascia subito il letto dietro di te come se avessi gettato via un paio di scarpe vecchie.

sabato 24 dicembre 2011

AUGURIO

Una cosa che ho sempre sentito ispirante nel buddismo zen è il tema della purezza.
Vi lascio un passaggio molto carino che leggevo in questi giorni.

Il piccolo Senguikumaru, è in monastero da qualche mese e gli viene dato il nome Shuken,(poi diventerà Shojun,e dopo Ikkyu,piccolo riposo) e parla con il maestro del tempio.
 
Com'era piccolo questo monaco,eppure già così speciale...mi riempie sempre il cuore leggere di lui e della sua vita.
Vabè...è questo il mio augurio di oggi per tutti noi nella vigilia di natale,che  rimane un momento molto bello e familiare.
Che si possa rimanere Shaka.

martedì 13 dicembre 2011

Come il patriarca cinese

I dieci Tori rimangono sempre il mio punto di riferimento preferito.
Più di ogni altro testo mi ispirano e mi incoraggiano.
I disegni meravigliosi che li accompagnano sono così profondamente poetici,e mi trasmettono la passione e il coraggio di cui ho bisogno.

Trovo stupenda e compassionevole l'introduzione di Senzaky e Reps riguardo i dieci Tori.


Possa il lettore
come il patriarca cinese
scoprire le orme del suo io potenziale


Esiste qualcosa di più grande e ispirante di questo augurio?

Nel pascolo di questo mondo, senza quiete, io scosto le erbe alte alla ricerca del toro.
Seguendo fiumi senza nome, perduto lungo l'intreccio dei sentieri di lontane montagne,
Languenti le mie forze, spenta la mia vitalità, non riesco a trovare il toro.
Odo soltanto, per tutta la foresta, frinire di notte le locuste.




domenica 4 dicembre 2011

Se incontri buddha, uccidilo.



Nell'arte del combattimento
l'annientamento del nemico
deve essere l'unica preoccupazione.
Reprimete qualsiasi emozione e compassione
uccidete chiunque vi ostacoli
ancorchè fosse Dio,o Buddha in persona.
Questo è il cuore dell'arte del combattimento.