martedì 19 febbraio 2013

Un *kappa del buddismo

"Se avessi un’azienda non assumerei mai donne con il pallino della gravidanza: lavorano per hobby, sono completamente inaffidabili, deconcentrate, disorientate, disorganizzate, emotivamente instabili.
Non sono mai disponibili a sacrificarsi per il lavoro, sono talmente egocentriche e autoreferenziali addirittura da riprodursi.
Trattano argomenti ignobili: pappe, pannolini, maestre, frullati di frutta.
Donne maritate: votatevi alle pulizie di casa, impegnatevi nello shopping, migliorate il vostro aspetto estetico, ma vi prego: non occupate inutilmente posti di lavoro!"

Dal Corriere della Sera, commento di una donna, che scrive con lo pseudonimo di Chanel n°5.





E' tempo di cambiare.

Per cambiare, bisogna comprendere qual è stata la causa che porta una donna, ma adesso posso dire molte donne, a dire queste cose.
Come mamma, come donna sposata ed ex lavoratrice al momento, mi sono ritrovata ad avere un confronto diretto con persone che mi hanno indirizzato le stesse parole.

Perchè questa donna dice queste cose?
Non coltiva la compassione, la gentilezza, la dolcezza unica dell'animo femminile...
Io sento che si è aperta una nuova porta per noi donne nel futuro, ne sono certa, e nostro dovere verso l'umanità, è cogliere questa opportunità.


Madre mia, giovani fanciulle, mie amanti,
tutte le ricchezze e forzieri dei nobili,
che contengono oggetti preziosi
sono ben lontani dal possedere il vostro valore,
che cela la causa della nascita di Buddha e Daruma.
Ikkyu Sojun

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